Cervicobrachialgia rimedi e terapie naturali
Rimedi Naturali
Cervicobrachialgia e cervicalgia . Causa , sintomi , terapia , esami , rimedi e terapie naturali .La magnetoterapia a campo stabile nel dolore della cervicobrachialgia .
Bioceramica ( collare biomagnetico ) applicazione locale sul tratto vertebrale .
Postura e cervicobrachialgia . Wrnia discale ed artrosi .
Terapia naturale con magnetoterapia a campo stabile per il dolore nella cervicobrachialgia .
La cervicobrachialgia è un disturbo del sistema cervicale che comporta un dolore che si origina dal collo e tende ad irradiarsi alle braccia e alle dita della mano, seguendo il decorso dei nervi che dalla colonna cervicale si innervano sino all'arto superiore della dita.
Quando si parla di cervicobrachialgia si intende una condizione caratterizzata da un dolore che si origina a livello della zona cervicale per irradiarsi lungo il braccio.
Questa condizione è molto invalidante e, in fase acuta, limita l’utilizzo del braccio a causa del grande dolore che viene provato dal paziente.
Non esiste una prevalenza maschile o femminile per questa condizione, in quanto colpisce indiscriminatamente entrambi i sessi; risulta essere invece più rara in età giovanile e più presente tra i 30 e 55 anni di età.
La causa di questa condizione generalmente è attribuibile ad una problematica discale: potrebbe esser presente un’ernia o una protusione discale che, in base al livello in cui questa è presente, determina una condizione di dolore e alterazioni neurologiche nell’arto superiore.
La presenza di dolore che scende lungo tutto il braccio può anche non riguardare una problematica discale ma la presenza di un Trigger point (fasci muscolari che subiscono un’alterazione biochimica e che generano dolore locale e irradiato).
Terapia naturale con magnetoterapia a campo stabile per il dolore nella cervicobrachialgia .
Cause e origine della cervicobrachialgia
I fattori all'origine sono molteplici, tuttavia le cause più frequenti possono identificarsi in discopatie cervicali, ernie discali, compressione o infiammazione delle terminazioni nervose.
In età compresa tra i 20 e i 50 anni questa patologia è provocata generalmente da un evento traumatico: incidente, stiramento muscolare o caduta.
Quali sono i sintomi ?
La rigidità della regione cervicale e la debolezza dei muscoli del collo sfociano in un dolore, inizialmente moderato, che tende ad acuirsi e ad estendersi sino alle spalle e agli avambracci. Braccia e mano possono essere deboli e indolenzite, ma si può avvertire anche una sensazione di formicolio e un diffuso torpore lungo gli arti superiori e inferiori. A questi disturbi fisici si accompagna un generale senso di malessere del paziente.La sintomatologia dolorosa risulta essere quella predominante nella cervicobrachialgia. Questa logicamente determina una diminuzione nella capacità di eseguire movimento del collo e del braccio, in quanto risulta esser difficile anche dormire o girare la testa.
Il dolore generalmente è accompagnato anche da una perdita di forza, in quanto per salvaguardare l’uso dell’arto, il cervello riduce l’intensità del messaggio di contrazione muscolare, inoltre anche una disfunzione a livello nervoso genera un alterato segnale del neurotrasmettitore.
Non è raro inoltre la presenza di alterazioni sensitive a livello del braccio, come formicolio, addormentamento delle dita. Più rari invece sono le turbe a livello cutaneo come pallore e disturbi ai peli.
Quali sono gli esami da fare : radiografia , tac e risonanza magnetica .
L’accertamento medico è subordinato all’attento esame della storia clinica del paziente e all'analisi ragionata dei sintomi.
Un ulteriore accertamento può essere effettuato tramite radiografia o attraverso risonanza magnetica, nel caso in cui vi sia il sospetto di lesioni dei tessuti o dei dischi.Per eseguire una diagnosi di cervicobrachialgia è bene innanzitutto rivolgersi ad uno specialista (medico/fisioterapista) il quale eseguirà inizialmente una valutazione globale, andando anche ad indagare se sono presenti alterazioni posturali che hanno potuto generare questa condizione.
É bene quindi eseguire come indagine radiologica una risonanza magnetica capace di andare a monitorare la condizione e la salute dei dischi intervertebrali.
Spesso vedo che alcuni per vedere la situazione a livello cervicale eseguono una RX: ERRORE! La radiografia serve se c’è un sospetto di frattura o uno scivolamento vertebrale, ma è inutile se si vuole andare ad indagare la condizione dei tessuti molli.
La valutazione funzionale e palpatoria logicamente è fondamentale anche per andare ad ispezionare se ci sono condizioni che mimano una cervicobrachialgia oppure no.
TERAPIA FARMACOLOGICA - Ginnastica -nella cervicobrachialgia
Una volta identificato il problema che genera una cervicobrachialgia, è fondamentale iniziare subito un trattamento sia in fase acuta sia in fase subacuta.
In una prima fase, è bene che il medico sottoponga il paziente ad un ciclo di cortisone associato ad un miorilassante: in questo modo si va a ridurre l’edema che avvolge la protusione/ernia cervicale favorendo la normalizzazione della condizione, il miorilassante invece per ridurre la contrazione perpetua eseguita dal cervello in atteggiamento di difesa, la quale però genera ulteriore dolore al paziente.
Successivamente è bene iniziare un ciclo di fisioterapia ben indirizzata, innanzitutto per permettere un recupero veloce delle autonomie; per questo in una prima fase è bene eseguire un massaggio molto blando e superficiale per iniziare a dare un po’ di “respiro” ai muscoli cervicali e sottoccipitali, associando anche terapie molto valide come la ginnastica Mc Kenzie: questo tipo di terapia è molto valida per andare a trattare tutte quelle disfunzioni meccaniche che creano problemi; è bene che questa terapia venga svolta dal paziente sotto la supervisione del fisioterapista, per poi esser eseguita durante la giornata in più sessioni.
Terapia naturale con magnetoterapia a campo stabile per il dolore nella cervicobrachialgia .
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